Roma, 4 marzo 2016
Viene riferito che la UIL COM stia diffondendo un autodefinito “deliberato di gestione straordinaria” che riguarderebbe la nostra associazione, non lo conosciamo e quindi attendiamo per una eventuale replica puntuale. Certamente il mutare delle situazioni e dei comportamenti nel tempo determina, anche in questo settore, la necessità di riflettere (il Sindacato Nazionale Scrittori afferente la CGIL lo ha fatto e si è estinto) e, se necessario, cambiare. E’ bene farlo purché si salvaguardino i patrimoni culturali e rappresentativi acquisiti ed anche l’assetto giuridico dei soggetti in campo. Essi nel lontano 1998 decisero di collaborare mantenendo esplicita autonomia sul proprio portato (vedi a ulteriore conferma la lettera di Barbagallo del 2009 allegata). Allora, i dirigenti della Unione Nazionale Scrittori (UNS, poi autonomamente trasformatasi in UNSA), forti della contrattazione sviluppata nel dopoguerra nel Sindacato Nazionale Scrittori: non si fusero, né si aggregarono, né operarono uno scambio di attività con la UIL. Essi semplicemente concordarono un programma di nuove attività mantenendo ognuno la propria precedente rappresentanza ed anche quella giuridica e contrattuale etc.. Infatti il Protocollo d’Intesa intervenuto con la UIL, Segretario Generale Pietro Larizza, prevede collaborazione e nessuna limitazione o soggezione, tantomeno poteri censori o di commissariamento appunto non previsti, anzi esclusi dai reciproci statuti.
In un momento in cui la disoccupazione intellettuale in maniera drammatica colpisce la cultura al pari di quella che affligge il mondo del lavoro, non sono auspicabili iniziative inopportune tese a colpire la grande risorsa del lavoro intellettuale, anche giovanile, alla cui tutela la UIL UNSA ha sempre operato e opera con successo. Allora, quali interessi, muovono tale ipotetico provvedimento?
In molti hanno tentato di colpire la UIL UNSA, divenuta l’organizzazione di maggior prestigio nel settore degli scrittori, e degli artisti visivi e su cui l’Italia può fare documentato affidamento, si è arrivati al punto di bloccargli i conti correnti per impedirle l’attività da parte dell’Associazione Italiana Editori nel corso di un contenzioso tutto politico. Ciò ha avuto come effetto di impedire la solvibilità verso terzi creando sospesi inaccettabili anche verso la UIL.
La Presidenza della UIL UNSA, che è onorata del rapporto di collaborazione con la UIL, si premura di garantire gli Scrittori e gli Artisti, i Soci Onorari, gli organi sociali, che Aldo De Jaco (e nessuno successivamente a lui) mai ha sottoscritto alcun atto di soggezione verso alcuno. Pertanto l’attività proseguirà e prosegue la battaglia contro l’oscurantismo. La libertà dell’espressione creativa, artistica e intellettuale – come la UIL ha sempre confermato – non potrà essere soggetta a sottomissione alcuna. A nessuno è permesso di dimenticare l’art. 39 della Costituzione “l’organizzazione sindacale è libera“: garanti di ciò sono, ancora prima dei sindacati stessi, la Presidenza della Repubblica, il Parlamento e la Presidenza del Consiglio , la corte costituzionale.
E’ stato richiesto un incontro all’attuale Segretario Generale della UIL per essere messi a conoscenza del testo, della diffusione e per richiederne l’eventuale disdetta e revoca. A tale libertà sarà prestata la massima attenzione. Se l’azione della UIL UNSA ne risultasse danneggiata non sarebbe soltanto l’Italia della cultura a trarne discapito. La Presidenza della UIL UNSA rassicura tutti, la propria attività andrà avanti ancora con maggiore determinazione in tutte le forme possibili.
Roma, 4 marzo 2016
Il Presidente della UIL UNSA
Natale Antonio Rossi